08 ottobre 2014

Ai lobu, Dada [ NYC #38 ]

 Dice che sono i "terrible two", quell'età in cui i bambini sono imprevedibili e quando tutto sembra andare per il verso giusto, all'improvviso, tutto cambia. Se ieri mangiava, oggi non mangia e domani, magari, si sbranerà anche il tuo braccio. Ieri si faceva un pennichella pomeridiana di tre ore, oggi dorme dieci minuti sul passeggino e domani, forse, chiederà alla mamma di leggergli sei libri per addormentarsi, prima che quei sei libri non lo colpiscano alla nuca per stordirlo. Tranquilli, siamo genitori pacifici. Se proprio c'è qualcuno che comanda, in casa, non siamo noi. "Terrible two? Goditi questo periodo, non sai quello che arriva dopo, con la scuola e tutto il resto". Mi faccio gli affari miei, non lo voglio sapere.

Ovviamente la Ragazza Dai Capelli Rossi, da buona madre, capisce quasi al volo quando lui vuole qualcosa. E non è solo una questione di lingua, ché comunque in una famiglia bilingue c'è per davvero. Avranno una frequenza particolare su un canale radio tutto loro, vai a sapere. Io, invece, ho bisogno che lui sbatta almeno dieci volte la sua macchinina sul pavimento per capire che sta cercando la mia attenzione. Io sono maschio, io capisco solo a martellate. Se tu che leggi pensi di essere un padre di quelli fighi, tutto paziente con i tuoi figli, capace di capirli appena emettono un sospiro, sei pregato di lasciare questa pagina (e te lo dico educatamente: smamma. S-mamma). Se, invece, sei un padre normale, magari pure con un po' di pancia, allora all'undicesima volta in cui la macchinina rimbomba sul pavimento cogli il segnale: vuole che giochiamo insieme. Arrivo, eccomi. E lui ora è felice. Di quella felicità che prova sempre a comunicarmi saltando con le sue ginocchia sul mio petto, e io non so chi gli abbia messo in testa quest'idea che a me possa piacere. "Ai lobu, Dada". Ci credo! Hai ottenuto quello che volevi...
Prima del riposo post-prandiale, che qui chiamiamo "nap-time", e dopo aver si e no sfiorato la pasta, c'è ancora una richiesta. "Yeah! Yeah!". Oggi è felice assai. Non solo perché prima di pranzo abbiamo giocato un po' insieme. Pare che stamattina abbia visto Lilly, una bimba che ha già visto un'altra volta ai giardini e sembra gli piaccia. Io non l'ho ancora vista. So solo che la sua mamma è musulmana. E, scherzando, gli dico che già so dovrò discutere con il padre, per la mano e tutto il resto. Non sarà facile, ma farò anche questo. Per ora, tanto è felice, vuole solo ascoltare i Beatles. "Yeah! Yeah!" significa che vuole sentire "She Loves You".
C'è il sole e io ho un po' di idee a spasso per la testa. Devo assolutamente camminare. Pare che ora sia provato scientificamente: per essere più produttivi occorre, dopo qualche ora di lavoro, lasciare tutto lì e andare a passeggiare. Non ricordo la fonte, ma l'ho letto giusto qualche giorno fa. Non ricordo se l'articolo dicesse anche di portarsi dietro il portatile, per poi ricominciare a lavorare una volta in giro.
Ho bisogno di sentire l'aria, di un contatto con la natura. Camminare in un parco inizia a non  bastarmi più. Mi sto abituando all'odore del mare, anche solo di quello che qui a Bay Ridge entra nella parte alta della baia di New York e si confonde con l'acqua dei fiumi. Il colore non lascia nemmeno immaginare il fondo e l'odore, a volte, è un eufemismo per puzza. Quando vivevo a Torino, e volevo l'odore del mare, era normale mettermi in macchina e scendere a Piombino da Gabriele. Adesso siamo diventati grandi, abbiamo messo su famiglia e la testa posto. È più che sufficiente scambiarsi sms come due adolescenti per mezz'ora, senza grossi problemi di fuso orario.
Mi fermo su una panchina davanti all'immenso ponte di Verrazano e mi metto a scrivere queste poche righe, perché non voglio dimenticare questa giornata. Ripenso al mio piccoletto e alla Ragazza Dai Capelli Rossi. "Ai lobu, Dada".
I love you too, figliolo. La tua mamma ha fatto un gran bel lavoro con te.

2 commenti:

  1. ....ecco mi scende la solita lacrimuccia. Per fortuna sono casa con il nanerottolo che dorme. Le onde radio sulla nostra personale frequenza mi stanno dicendo che si sta svegliando. Vado. Bravo Denis per queste dichiarazioni d'amore alla tua famiglia...

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  2. Bravo? Non era così difficile nemmeno per me... ;-)

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