15 ottobre 2013

Anteprima di Terza Età [ NYC #15 ]


Che a volte i vecchi siano come i bambini, si sa. Personalmente, sono anche curioso di vedere come sarò io da vecchio. Mi immagino ad attaccare bottone con chiunque passi a raggio della mia panchina, sperando che lo stalking sia stato finalmente ricondotto a reato d'opinione. Con buona probabilità, sarò pure abbastanza sordo: una vita trascorsa con la musica sparata nelle orecchie via cuffie non sarà certo compensata dall'apatia notturna di fronte a un televisore con volume appena percettibile per non svegliare il resto della famiglia. Se poi ci riuscirò a diventare vecchio, questo è un altro capitolo.
Spero solo d'essere un po' meno rompipalle dei tre vecchi seduti adesso giusto a fianco del mio tavolo nella biblioteca di Bay Ridge. Sono davvero come i bambini. Il guardiano è già venuto a chiedergli di parlare piano o d'andare fuori a chiacchierare. E loro? Impassibili. Riescono a bucare pure il volume della musica nelle mie immancabili cuffie di salvataggio.
Mi rimangio quello che ho appena scritto: non è vero che sono rompipalle. Con le loro bocche con pochi denti, e pure storti. Con le loro barbe lunghe. Con quell'alito che ricorda chiaramente l'alcol. Mi piacciono. Perché mai dovrebbero buttare i loro soldi per un caffè da Dunkin Donuts quando la città offre loro uno spazio per socializzare e leggersi il New York Times senza dilapidare la pensione?
Quasi quasi chiudo il mio progetto, mi levo le cuffie e mi presento.

07 ottobre 2013

TUTTO CASA E FAMIGLIA

Alla cortese attenzione del Sig. Guido Barilla
P.c. Papa Francesco

Negli Stati Uniti sono tanti i libri per bambini il cui titolo inizia con "Goodnight".
"Goodnight Moon" è forse il più famoso di tutti. Credo siano pochissimi i bambini cui non sia stato letto prima di metterli a fare la nanna. La luna, la stanza, il palloncino rosso, il topolino, la vecchia che sospira, i calzini e i gattini.
Anche noi lo leggiamo insieme al nostro piccoletto, che ha poco più di quindici mesi. Gli leggiamo pure "Goodnight New York City", perché ormai è questa la città dove abbiamo deciso di vivere. E "Goodnight Miami", perché la sua mamma è nata e cresciuta lì, nella Magic City, come alcuni la chiamano da queste parti. Buonanotte Torino dovrà aspettare ancora un po', credo.
In "Goodnight Miami" ogni pagina augura la buona notte ad ognuna delle cose che rendono famosa la città della Florida, da Ocean Drive a Little Havana, passando per il clima tropicale e i cieli color porpora.
"Goodnight Miami", come recita la quarta di copertina, è un libro scritto per i bambini ma amato da persone di tutte le età.
All'interno del libro, c'è un breve profilo dell'autrice e di chi ha disegnato le illustrazioni.
L'autrice si chiama Patricia. Vive a Miami, con la sua compagna Cristina.
Il libro è dedicato a Sebastian, loro figlio.

Un cordiale saluto e l'augurio di buon lavoro. Ne abbiamo bisogno, tutti.