28 maggio 2008

"Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti"*

Soldi ben spesi

"Una Moretti, grazie".
Cazzo però, oggi non ho toccato verdura...
"Mi da anche due involtini primavera?".
Già che arrivo a casa alle dieci passate, almeno mi concedo una cena ignorante. Gli involtini unti sono l'antipasto.
Faccio emulsionare per benino due tuorli d'uovo.
La pasta corta è al dente, la pancetta affumicata della mia marca danese preferita è croccante.
All'appello rispondono il pecorino (rigorosamente romano) e il pepe. Tanto pepe: se non diventa nera non è carbonara, è pappa per infanti. Anche se qui, "giù al nord", trovi immancabilmente qualcuno che chiede: "ma tu il pepe lo metti?". Mah, fai un po' te, néh... E' come togliere l'anima all'aglio della bagna caoda.
Ripenso all'aperitivo di questa sera: davvero contagiosi i miei interlocutori, nel loro entusiasmo e nella loro indignazione.
Ho appreso che sono sufficienti 3 milioni di euro per inserire al lavoro 50 persone.
Tremilionidieuro... diconsi... t-r-e-m-i-l-i-o-n-i.... di E-U-R-O....
Best practice?
Il mio abaco non ha abbastanza palline per contare.
Consoliamoci. Da questa settimana "I Cesaroni" sono in edicola con Oggi. E con il Corriere della Sera.

P.S. Big One, questo post è per te. Che preferiresti leggere un blog su... com'era? Charles Bronson?
P.S.2 "Cosa pretendi da un Paese che ha la form..."*

*Il doveroso tributo per le citazioni va a Roberto "Freak" Antoni.
Se esiste un'entità metafisica protettrice della Demenzialità (o anche solo della Demenza), possa avere sempre in gloria il suo Vate più ortodosso.

tag: , , , ,

24 maggio 2008

Elle

Lezione di funzione pubblica

Come ogni macchina burocratica che si rispetti sembra più concentrata su se stessa e non sui bisogni di chi pensa d'avere il diritto riconosciuto di servirsene.
Qualche ingranaggio della macchina non rispetta questa regola: è fuori posto ma non riesce ad incepparla a tal punto da suggerirne al Manovratore la rottamazione e la sostituzione con un modello più recente, magari importato dal Nord Europa, dove la parola welfare non è solo un vezzo di qualche ministro lumbard.
Nei manuali sull'organizzazione c'è il capitolo dedicato al cambiamento, e uno dei suoi paragrafi principali, parla dell'immancabile resistenza al cambiamento. O anche solo della salvaguardia del proprio orticello.
E il manuale sembra conoscere perfettamente le Tre Grazie: Grazia, Graziella e Grazie al...
Il manuale non conosce, invece, Elle Grande ed Elle Piccola.
Elle Grande vive da sola con la figlia Elle Piccola, da quando il papà ha deciso d'andar via di casa.
“E' proprio un bel nome il tuo, lo sai? Io e la mamma dobbiamo parlare e mentre tu le stai in braccio puoi disegnare, ti va? Ecco la carta e una penna”. Deve ancora compiere 6 anni, Elle Piccola, a settembre andrà a scuola. Ma sa già scrivere il suo nome.
Elle Grande ha i capelli neri e gli occhi scuri. Elle piccola ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. Ma lo capisci lo stesso che sono mamma e figlia: hanno lo stesso sorriso.
Non è facile crescere da sola una figlia. E se il lavoro va e viene è ancora più difficile.
Adesso arriva anche la beffa: la sfortuna di Elle Grande non è codificata nel rigido elenco delle sfortune beneficiate dal Progetto Salvifico.
Non ci credo... giro e rigiro il Progetto, in un lungo e in largo. Niente da fare, Elle Grande non ha requisiti.
“Signora, mi dispiace ma non posso...”.
Mi guarda sorridendo sconsolata
Chiamo un mio collega.
“Senti, il Progetto parla chiaro... però... possiamo ugualmente fare qualcosa”.
Il mio collega è il più giovane tra noi. Ma capisce le cose al volo.
Intanto Elle Piccola continua a disegnare.
“Che cos'è questo che hai fatto?”
“...un cuore spezzato...”
“Un cuore spezzato??? Ah.... hai spezzato il cuore di qualche tuo compagno di scuola?”.
Silenzio, Elle Piccola non mi risponde.
Allora Elle Grande: “Di chi è questo cuore spezzato? Di Filippo?”
“No”.
“Di Matteo?”.
“No”.
“E di chi è allora?”.
Elle Piccola abbassa la testa, sorride e indicando me dice: “del signore...”.
Ma pensa te...
Si, Elle Piccola, mi hai spezzato il cuore.
Meriti quella biro e quella gomma.
Al diavolo il peculato.

[P.s. Dopo lunghe settimane di silenzio, questo post è dedicato a una persona che legge spesso il blog e ha imparato a memoria le foto della sua lontana Torino...]

tag: , ,