23 aprile 2009

Wireless

Ufficio all'aperto

Le amiche che studiano al tavolino del chiosco e a fatica tengono fermi i fogli.
Le amiche che si baciano su una panchina mentre il vento lascia volare il polline dagli alberi.
Chi usa la panchina come branda e la cartella come cuscino, senza nemmeno slacciare il nodo della cravatta.
Chi sulla panchina fa stendere la fidanzata per spulciarle i punti neri sulla fronte.
I ragazzini che inseguono una bottiglia di plastica sognando la serie A.
I ragazzi che sognano l'estremo oriente mimando lentamente un rito marziale.
I capelli bianchi che si appoggiano zoppicanti a un bastone.
Il canottiere che voga controcorrente e forse maledice pure il sole che si nasconde dietro le nuvole.
La chiatta che non si cura del sole e, tanto meno, dei canottieri.
Le ragazze del “tre senza”, che sfilano sulla passerella d'acqua sfoggiando tute rosa shocking.
I riccioli castano chiari che, sopra una maglia rosa e dei pantaloni verde militare, dall'alto dei loro 80 centimetri, improvvisamente perdono l'innocenza e terrorizzano con urla un piccione che ha la sola colpa di non voler volare.
Mi ricorda una persona che non ho conosciuto da piccola.
Perdo il filo, concentrando la mia attenzione su una ragazza che corre insieme al suo ipod e ad un top talmente esile che non serve troppa immaginazione.

L'impresa di quel noioso e lungo capitolato d'appalti è ardua. Nessun lavoro potrebbe distrarmi ora.

[technorati tag: , , , , , , ]

Nessun commento:

Posta un commento