16 novembre 2010

BUON SANGUE

Tradizioni di famiglia

Luna.
Secchiello.
Elefante.

"Zio, cos'è?". A parte il libretto di circolazione, l'assicurazione e il caricabatterie, nemmeno ricordavo cosa potesse esserci in quel cassetto.
"Uh? Questo? Uh, si, quindi... Dimmi un po', come va a scuola?".
Tanto non sarei riuscito a spiegarglielo. Cioè, prima avrei dovuto spiegargli come nascono i bambini. E poi avrei dovuto spiegargli come fare per non farli nascere, nonostante tutto. Si, insomma, vai a trovare le parole.

Luna.
Secchiello.
Elefante.
Osso.
Legge ad alta voce, è il compito del fine settimana. Scalpita, impossibile tenerlo fermo.
Non così quando, in piazza, s'imbatte in Sofia.
Anche lei ha 6 anni. Lunghi capelli ricci, occhi chiari. Lei salta come un grillo, lui è immobile ma non le stacca gli occhi di dosso. Per qualche ignoto meccanismo della comunicazione non verbale, iniziano a giocare insieme. Lei lo fa correre dappertutto e lui non riesce a starle dietro.
A 6 anni, io, avrei perso la testa per molto meno.

A cena ci provo. "Allora? Sofia?".
Alza la testa dal piatto e si blocca in un sorriso lunghissimo.
Poi torna alle sue polpette al pomodoro.
Si, insomma: vai a trovarle, le parole.


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