09 gennaio 2009

Il sole bacia i belli

E secca le...

“Nessuno mi ha mai aiutato”.
“Capisco, Professore, ma io ho rispettato tutte le propedeuticità... ho dato gli esami di penale... è stato un errore formale... le chiedo solo di...”.
Avrei dovuto capirlo, era iniziata col piede storto da subito. Frequentavo poco l'università e avevo scarsa dimestichezza con i diversi dipartimenti, che praticamente non avevo mai visto. Figurarsi quelli esterni alla facoltà, come era l'istituto di medicina legale. Avevo cercato ingenuamente l'indirizzo sulle guida del telefono ed ero finito dritto negli ambulatori delle autopsie, dove mi aveva aperto la porta un figuro con i guanti sporchi di non voglia saper cosa. Dopo aver circumnavigato l'isolato, vicino al fiume completamente avvolto dalla nebbia, sono finalmente riuscito a presentarmi davanti all'esimio luminare di medicina legale. All'epoca era anche un volto abbastanza noto, causa passaggi televisivi legati ai suoi interessi per il carbonio 14 e la sindone.
M'ero accorto dell'errore solo solo a cose fatte: avevo sostenuto il suo esame con un anno d'anticipo sul mio piano di studi. L'errore era evidente, innegabile. Ma era un errore puramente formale, perché avevo già passato gli esami di diritto penale considerati necessari per il superamento. Niente da fare, era stato irremovibile: non mi avrebbe aiutato e avrei dovuto aspettare un anno prima di tornare all'appello.
“Nessuno mi ha mai aiutato...”. Che tristezza.
Da quel giorno non l'ho più visto. Spiegai al preside di facoltà il mio errore e la risposta del professore. Il preside mi invitò a chiudere la porta del suo ufficio e ad avvicinarmi alla sua scrivania con il mio piano di studi. Prese un penna e con due frecce ristabilì un po' buon senso in quella stupida vicenda.
I medici legali me li immagino così: scorbutici, gelidi, privi di qualunque umana pulsione.
Questa qui, invece, buca la televisione.
Ha i capelli rossi, la voce sensuale e lo sguardo malizioso. Sa quello che vuole: si presenta al nuovo commissario e dopo qualche secondo è già lì che lo invita a trascorrere la serata con lei. Ovviamente, anche lui ha fascino: capelli un po' lunghi, veste casual, arriva nella campagna toscana dalla grande città del Nord, ha la fama d'essere uno sciupafemmine e al corso da commissario copiava i compiti dalla sua compagna di banco. Ovviamente, la compagna di banco lo amava, mentre lui se la faceva con la migliore amica di lei. Ovviamente, il commissario e la compagna di banco si ritrovano per caso nello stesso commissariato, ché l'Italia sarà pure grande ma gira e rigira ti ritrovi sempre sotto gli stessi campanili. Ovviamente, lui è sorpreso di vedere quanto sia diventata gnocca la sua vecchia compagna di banco, ché all'epoca del corso era bruttarella e per quello lui se l'era fatta con la migliore amica di lei. Ovviamente, la compagna di banco 'sta cosa della migliore amica se l'era legata al dito e appena rivede il commissario gli molla uno schiaffo davanti a tutto il commissariato. Ovviamente...
E poi, per qualche minuto, ci sono i denti sempre bianchi, le caramelle che creano una “er-ection” alla gola, e i rampolli di casa Savoia che si preparano a fare qualche marchetta ballando il sabato sera.
Il commissario si riprende lo schermo ma mica riesce a capire perché la sua ex compagna di banco manifesti cotanto astio nei suoi confronti (tradotto: perché se la tira da bestia e non gliela molla?). E, come non bastasse, la compagna di banco è pure diventata più brava di lui: è un'esperta nelle analisi delle scene del delitto. Però è rimasta solo un semplice ispettore e non ha passato il concorso da commissario, ché questo è pur sempre un telefilm italiano, mica un reportage sulle pari opportunità e la meritocrazia nella polizia scandinava. E in Italia siamo al passo coi tempi, i nostri delitti si evolvono, seguono la nuova morale. Così, alla faccia degli integralismi religiosi, nella prima serata del primo canale nazionale c'è pure spazio per l'omicidio di consenziente.
Comunque c'ho poco da far sarcasmo. Avrei potuto cambiare canale, ma non ho resistito, erano così tutti belli e carini...

"Eri così carino eri così carino
Pigro di testa e ben vestito
Senza blue jeans eri carino
Proprio un amore di ragazzino"

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