16 maggio 2007

Glande glande glande

Bando ad inutili ipocrisie.
Chi, almeno una volta, non ha desiderato vendicarsi di uno sgarbo subìto? Anche solo di uno sgarbo presunto.
Poi la vendetta ha i suoi tempi: c'è chi la consuma seduta stante e chi si prende il suo giusto tempo.
Io, per esempio, sono un fautore delle migliori applicazioni criogeniche...
L'importante, però, è che la vendetta colga nel segno.
Dice "La Stampa" odierna che ieri un nomade trentenne ha cercato di vendicare uno sgarbo subito il giorno prima durante una lite. E ha cercato di cogliere nel segno, anzi, nel bersaglio: s'è portato dietro una pistola per colpire il suo avversario.
Peccato che la pistola stesse nella tasca dei pantoloni e che, estraendola, il vendicatore si sia sparato nei coglioni...

"Con te dovrò combattere
non ti si può pigliare come sei...
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai...
sei peggio di un bambino capriccioso
la vuoi sempre vinta tu...
sei l'uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai.
Ma c'e' di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro...
in un attimo tu
sei grande grande grande e le mie pene
non me le ricordo più".

[chiedo scusa a Mina per l'impropria citazione]

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