11 giugno 2009

Notturno

Ratatouille sonora

Mica è stata così sempre alla moda, oh no. Negli anni '80, quelli della Milano da bere, Torino era al massimo la Capitale della Marcia dei Quarantamila, quando non la città fabbrica che andava declinando senza speranze per il futuro. Non c'era la coda per Torino.
Dopo Bob Marley nell'80 e i Rolling Stones nell'82 dei Mondiali spagnoli, allo Stadio Comunale non ci veniva più nessuno. Rod Stewart diede buca, se non erro ad un concerto per raccogliere fondi contro l'aids. Gli Eurythmics, invece, avevano riportato un po' di sano entusiasmo e la convinzione che pure dalle nostre parti si potesse sentire musica dal vivo in uno Stadio. All'epoca m'accontentavo di poco, non ero ancora così affettatamente snob da frequentare solo piccoli locali alternativi di periferia.
Bob Marley. Nell'80 ero troppo piccino per andare al Comunale, appena 11 anni. Mia sorella non lo ricorda, ma appena chiesi a mia madre d'andare a vederlo, con alcuni ragazzi più grandi che bazzicavano l'oratorio, lei la dissuase e la ammonì sul fatto che a quel concerto la gente avrebbe fumato di tutto, per cui non era il caso di mandarci un bambino. Forse aveva ragione mia sorella. Ma in tutta la mia vita non ho mai messo in bocca una sigaretta che sia una...
Rolling Stones. Non lo so perché non andai a vedere una delle due date torinesi. Mick Jagger con la maglia di Pablito e Carlo Massarini che sulla prima pagina della Stampa Sera lo descriveva come "la più grande puttana da palco". Ricordo che ero a letto, con le finestre spalancate, e le note di "Start me up" rimbombarono nella mia stanza.
Eurythmics. Una giornata di sole del 1986 (ringrazio chi ha più memoria di me) e Sex Crime che dal vivo era un'esplosione.
Non ho sonno questa notte. Radio Capital, nemmeno a farlo apposta, mette in fila Rod Stewart, Eurythmics e Bob Marley. I miei dirimpettai sudamericani hanno portato le loro voci a dormire e ora sento solo la musica.
Mi sono cullato per un'ora pulendo melanzane, peperoni, zucchine e patate e adesso aspetto che affoghino per bene nell'olio di cottura. Meno male che invito gente a cena una volta all'anno, perché tre giorni di preparativi non mi bastano.
Maledetto Rod Stewart. Ma poi perché non sei venuto?

I didn't know what day it was
when you walked into the room
I said hello unnoticed
You said goodbye too soon

[You're in my heart]

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1 commento:

  1. Eh, sì...erano bei tempi.
    Beato te che abitavi vicino.
    Io ed i miei amici per venire allo stadio comunale di Torino a vedere Bruce Springsteen ed il concerto per Amnesty International da Riccione, abbiamo dovuto macinare chilometri e chilometri sull'autostrada...
    Bei tempi!

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