31 gennaio 2008

Punizione

Tentazioni al supermercato

Poso l'occhio alla mia sinistra, sei o sette persone.
Alla destra la situazione è più o meno identica.
Fermo al centro, ho deciso che questa è la mia cassa.
L'impressione è che sia la più lenta ma devo arrivare sino in fondo.
Cosa saranno mai un paio di minuti d'attesa in più? Un paio.
Magari.
Chi è arrivato ben dopo di me ha già preso la via dell'uscita passando per le casse laterali.
Poco importa, sono saldo nella mia convinzione.
Vediamo un po'... si, avevo ragione, la cassiera è proprio carina.
Ma, cos'è quella cosa che porta al dito medio della mano destra...
Ho fatto la coda ed è pure sposata.
Cornuto e mazziato.

Le ragazze mi fanno impazzire
e la notte non riesco mai a dormire
non so mai dove andarle a cercare
se le trovo non so poi cosa dire

C'è sempre una ragazza che mi piace
e molto presto lei lo capisce
c'è sempre una ragazza che mi piace
e prima o poi qualcuno glielo dice

(SKIANTOS, "C'è sempre una ragazza che mi piace")

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27 gennaio 2008

Popolarità

Le stranezze di Google

Chi, di tanto in tanto, legge il mio blog si sarà accorto (spero) che FREEZER è diventato il contenitore trasparente (o esibizionista, if you prefer) dove conservo alcuni frammenti della mia vita quotidiana. Tutti i miei commenti sui fatti e sui temi d'attualità li ho spostati in un nuovo blog, FUORI TESTO.
Per il nuovo blog ho deciso di provare una piattaforma diversa da Blogger e ho scelto Wordpress, che fin dal nome offre un tocco snob di professionalità in più.
Non sono un esperto di posizionamento sui motori di ricerca e quando ho aperto FREEZER ho seguito dei consigli che, incidendo sul codice html delle mie pagine, hanno dato buoni risultati. Con FUORI TESTO non ho potuto fare niente del genere e mi sono affidato ciecamente alla potenza di Wordpress.
Qualche giorno fa ho scritto un post sull'aggressione subita da Cusumano, il senatore dell'Udeur che aveva dichiarato la sua intenzione di votare la fiducia a Prodi. Nel titolo del post ho riportato il nome del senatore e, tra virgolette, gli epiteti con cui era stato insultato da un suo collega di partito ("frocio e cornuto").
Sorpresa: il contatore di Wordpress dice che è il mio post più letto.
Motivo? Basta digitare su Google "cusumano frocio" e appare, tra le primissime posizioni, il collegamento al mio post. Wordpress mi dice esattamente quali parole vengono digitate per arrivare sul mio blog. La vera sorpresa è vedere che ci sono alcuni individui che aprono Google e ci scrivono: "cusumano frocio", "mastella cornuto", "mastella frocio". Un tizio è riuscito ad arrivare a me anche solo digitando "frocio".
Mi è tornato in mente un post che avevo scritto tempo fa su queste pagine e per il quale avevo ricevuto l'appellativo di "frocetto"...
Uh, Google è più generoso di Yahoo, che mi piazza solo in seconda pagina.
Cicca cicca cicca.

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26 gennaio 2008

Roma vs Torino?

Un lamento insospettabile...

A Roma Gigi Proietti è stato chiamato a dirigere il Teatro Argentina, dove la gente a volte dorme. Proietti è stato un ottimo direttore al Brancaccio, con una programmazione popolare. Va bene, ma l’avanguardia, tipo quella che proponeva Mario Martone al Teatro dell’India? Sarebbe stato bello averlo ancora a Roma ma se l’è preso Torino. Che si è presa pure Nanni Moretti. La festa del cinema di Roma è glamour ma il Torino Giovani lo è di più. Non si poteva fare un offerta a Moretti per trattenerlo? Ah, per inciso, la tratta Roma-Torino è una disgrazia ferroviaria.

Non sono parole mie. Virgola più o virgola meno, questo è il pensiero di Paola Tavella, sul Corriere Magazine di giovedì 24.
E noi torinesi sempre a lamentarci…

P.s. chi mi conosce sa quanto sia forte il mio rapporto di amore-odio (come ogni amante che si rispetti) con Roma. Il mio cuore copre la città, dal Brancaleone alla stazione di metano alla Magliana Sud passando per le terrazze dell'Aventino, da Piazza Vittorio col fast food indiano di Via Mamiani all’Ippodromo di Capannelle. Per non parlare delle sorchette al doppio schizzo di via Cernaia o dei falafel dell’antipatico palestinese di Testaccio. Quindi se qualche romano finisce per sbaglio su questo post, sappia che non ha motivo d’averne a male.

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22 gennaio 2008

Bussole

Piccoli punti di riferimento

Ho già speso parole ai limiti dello spot pubblicitario per il "Caffè di Roma" che si trova in Piazza Solferino. A volte, quando devo scrivere, vengo ad attaccare qui il mio computer, ci faccio pure delle informali riunioni di lavoro.
Stamane lavorare a casa mi ha reso insofferente: il vento ha spazzato il cielo, era criminale non uscire. Così ho fatto bagaglio e mi sono incamminato verso la mia meta.
Il tavolino è quasi sempre lo stesso, quello vicino alla porta del bagno: da qui la visuale è perfetta, su tutti gli avventori del locale e su quello che passa oltre le vetrine.
Pomeriggio ideale, soprattutto per scrivere un progetto che sta mettendo a dura prova la mia segreta vena diplomatica.
Ideale sino a quando non ho ricevuto un sms che non mi aspettavo e non avrei voluto ricevere.
In questi ultimi due mesi sono stato costretto ad abituarmi ai lutti. Ma qualcuno li ha sofferti e li sta soffrendo davvero.
Il mio tavolino al "Caffè di Roma" è ben piantato a terra.

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21 gennaio 2008

Mezzo pieno

L'ultima improbabile bevuta della sera

Cinema? Ho cambiato idea. Stare una sera soli a casa non fa male, soprattutto a inizio settimana. Ho provato a guardare "Niente di personale" ma non c'è verso, non ho voglia di stare davanti alla tv. Potrei guardare un film, devo sempre vedere "Paradise now". Ma stasera sono poco attento per apprezzare le ultime ore di vita di due attentatori suicidi.
Ho sete.
Tra il frigorifero e la porta della cucina c'è uno spazio d'una ventina di centimetri. In genere lo occupo con i rifiuti da riciclare: carta, plastica, bottiglie di vetro e, soprattutto, lattine. Rigorosamente di birra.
Stasera è vuoto, accidenti a me. Ho scordato di comprare le birre.
E ora, che faccio?
No, il Martini non va bene, e poi l'ho già bevuto come aperitivo prima di cena.
Che altro c'è in frigo?... Le vedo, sono tre, tonde tonde.
Vabbé che sono a casa e questo non si può considerare il bicchiere della staffa.
Però...
Beh, niente male 'sta spremuta.

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20 gennaio 2008

Ottimismo della voluttà

O dei diversi modi in cui il cambiamento può manifestarsi

Il cielo azzurro e il sole hanno alzato le temperature di questi giorni, sembra un anticipo di primavera.
Certo siamo appena a metà gennaio e l'inverno è solo agli inizi. Quindi meglio non avere fretta.
Mi guardo allo specchio. Devo tirare su le spalle, perchè la curvatura della mia schiena gioca sempre a sfavore, accentuando le dimensioni della pancia.
Però questa volta il risultato non cambia: si, ho ripreso qualche chilo.
Ecco il vero segnale che aspettavo.
Non ricordo quasi più quando sia iniziato il mio lungo e pesante inverno.
Ma la pancia dice che posso stare sereno: la primavera sta tornando...

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Citrosodina? No, grazie

Una festa maiuscola

Salumi, formaggi e torte salate.
E poi Barbera, Chianti, Dolcetto, Vernaccia e birra varia.
Lasagne al pesto, salsicce e pure insalata.
Ma, soprattutto, fagioli e cotiche prima della pastiera finale.
La tavola "da Giggi" non tradisce.
Nemmeno la sala da ballo, tra funky, ska e qualche rara evoluzione di coppia.
Gran festa di compleanno, "Maestro".
Ritrovare la via di casa non è stato semplice, e non solo per colpa della nebbia spessa.
Si, adesso serve una settimana di vacanza.

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12 gennaio 2008

Due dandy a Rivoli

Le ultime ore della grande mostra di Gilbert e George

Saranno quei pochi metri più in alto rispetto alla città, ma al Castello di Rivoli la neve ha lasciato la sue tracce a terra. Fra un po' la pioggia battente se le porterà via. Corso Francia è punteggiato da qualche scarso faro di automobile, è sabato mattina. S'intravede appena la sagoma della collina avvolta dalla foschia. E' lontana la collina. Probabilmente è coperta dalle neve e i già scarsi rumori che rompono il suo silenzio saranno ancora più ovattati. Chissà che pace.
Ma non è quello che cerco. Voglio soprattutto colore.
Vado a cercarlo nelle enormi opere di Gilbert e George. A dire il vero, vista la loro età, le prime rappresentazioni erano in bianco e nero, interrotti solo raramente dal rosso. Poi, con il trascorrere degli anni, hanno introdotto il blu, il verde e il giallo, fino ad arrivare alle esplosioni cromatiche e di segni.
Sesso, religione, Londra. La merda, che unisce tutti e tutti capiscono. El poi l'alcool.
"Gordon's makes us drunk. Gordon's makes us very drunk...".
Lunga vita alle due sculture viventi.



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10 gennaio 2008

Panini

O delle simbiosi perfette

"Ma tu sei un talebano!".
"No, davvero. Per prima cosa non devono essere sposate, e questo è ovvio. Tu non hai idea di quante storie ho sentito in questi mesi! Poche balle, la gente è terrorizzata dal matrimonio, fa cose che altrimenti non farebbe. Tante belle promesse... E poi... e poi non devono avere un titolo di studio!".
"Potresti provare con quelle che arrivano da paesi i cui titoli non sono riconosciuti in Italia, tipo le lituane".
"Ehi! E' un idea! E c'è anche l'Africa, non ci avevo pensato... Ma se poi sono lo stesso troppo intelligenti e si fanno un sacco di pippe mentali? No, basta con quelle che ti spaccano il cervello, ci vuole qualcos'altro...".
"Le analisi del sangue? Potreste verificare se i vostri valori sono compatibili".
"Grande! Che ne so... potremmo pensare all'anemia mediterranea".
"Allora ci vediamo per un falafel".
"Ma certo, amica mia. Però ti faccio uno squillo. Che'se ti mando un messaggio, capace che lo ricevi ad agosto!".
Eccoli che arrivano, i miei compagni di pranzo. Ci attende il panino con le acciughe al verde.
Gloria eterna alla piola dei Ranzini.

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06 gennaio 2008

7 gennaio

E' andata anche quest'anno

“Guarda Andrea, i Re Magi...”.
“Tzi...”
“Cosa portano?”.
“...mmmh...”.
“L'oro, l'incenso e la...”.
“La biaa!!!”.
“Non la birra, la mirra...”.
“No! No! La biaaa!!!”.
“Vabbè, Andrea, la birra”.

Tre anni compiuti da qualche settimana, mio nipote. Poche domande e alcune idee già inossidabili. Parla ancora un po' a fatica, e meno male: da buon romano non ci vorrà poi molto perché mi apostrofi “a ziioo!!” e mi chieda la sua “biireetta”.
“Guera, tera, chitara... con una ere sola, se no è erore!”, avrebbe detto un nonno che non ho mai conosciuto ma che doveva essere simpatico.

I Re Magi e l'Epifania. Benvenuti e grazie per il vostro contributo. Vi siete portati via le feste più lunghe che io ricordi.
È rimasto il profumo intenso del curry che ho comprato nell'emporio indiano a San Salvario. Il mio vindaloo di tacchino ha impregnato le pareti di tutta la casa, neanche l'aroma del caffè che ho appena scaldato nel microonde lo riesce a scalfire. Li avevo messi a bagno, ma forse non avrei dovuto aspettare 24 ore per lavare i piatti. Ho ancora le mani gelide.
Che ora è?
Vado a letto o mi faccio una “bia”?
"So many questions
I need an answer
[...]
Someday we'll know...".

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