09 giugno 2015

La Cara Estinta [ NYC #50 ]

Se Basquiat fosse ancora vivo, vivrebbe a Bushwick

Brooklyn della tua bisnonna non c'è più nemmeno lei

Quando torni in Italia, o quando parli con qualcuno che sta in Italia, quattro persone su due ti dicono: "Dov'è che vivi adesso? A Brooklyn? Aaah, Broccolino...". Quattro su due, perché ognuno te lo ripete almeno due volte dal momento in cui ti ha fatto la domanda. Tutti, poi, anche quelli che avevano la nonna di Luserna San Giovanni, provano a pronunciare "Broccoliiiinoo" come fossero siciliani. Serve a niente far notare che nemmeno Franco e Ciccio parlassero in quel modo.

L'ho già detto, e lo ripeto. Non tanto per me, ché non mi cambia la vita, quanto per chi ancora non lo sapesse in Italia.

Brooklyn è il Centro dell'Universo, niente meno.

Presente Isola Posse All Stars, "Bologna è solo il buco del culo del Mondo"? Ecco, moltiplicato per cento. La fama di Bologna non superava il Salento. TUTTI, invece, conoscono Brooklyn, e per questo usano il suo nome per vendere la qualunque. Avviene così in tutto il Mondo, dalla Danimarca alla Thailandia. Ma saltando l'Italia, a quanto pare.

Già molti americani pensano che il milanese medio mangi quotidianamente polpette al pomodoro dentro una baguette molle ai semi di sesamo. Ci mettiamo pure noi a ripetergli ancora la saga di Broccolino? Tranquilli. L'americano medio, che ovviamente non esiste, crede ancora alle polpette al pomodoro a Milano, ma grazie a Tony Soprano. Però quello stava in Nu Joisey, come dicono i newyorchesi, mica faceva il boss mafioso a Brooklyn. L'americano medio non passa minuto della sua giornata senza senza che qualcuno gli ricordi che: la musica di tendenza arriva da Brooklyn, la birra artigianale migliore arriva da Brooklyn, l'arte alternativa arriva da Brooklyn, a Brooklyn ci sono più scrittori che fermate dell'autobus, l'hip-hop è morto ma non a Brooklyn, non c'è squadra sportiva che non voglia trasferirsi qui. Perché credi che Hillary Clinton abbia piazzato l'ufficio della sua campagna elettorale a Brooklyn? Non certo perché a Brooklyn c'è il quartiere con il maggior numero di omicidi all'anno di tutta la città.

Quando a Bensonhurst l'ultimo vecchio che ancora parla quasi solo italiano sarà stato seppellito, Broccolino continuerà la sua immortale esistenza nella mente di chi vive in Italia.

La metropolitana G è l'unica che in città non passa da Manhattan per collegare gli altri borough. Poche carrozze per treno, solo cinque. È la Cenerentola della subway. In un fine settimana qualunque l'età media dei suoi passeggeri non arriva a trent'anni e si abbassa quando trasbordano sulla L in direzione Bushwick. In meno di un'ora, la G e la L ci portano dal quartiere con la più alta concentrazione di laboratori artistici e gallerie a memoria d'uomo ad un concerto pomeridiano di zydeco per famiglie, nello stesso parco dove nelle sere d'estate le stesse famiglie vanno a fare picnic ascoltando Chaka Khan o gli Interpol.

A Broccolino.

Il ponte, almeno quello, è sempre lo stesso


 

 

 

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