16 giugno 2013

Father's Day [ NYC # 8 ]


Tradizione vuole che per il Mother's Day si faccia la gita fuori porta. Per il Father's Day, invece, qualcuno c'ha pensato due volte prima di creare una tradizione analoga. E oggi, per celebrare degnamente la mia prima festa del papà in terra americana, io mi sono adeguato al costume locale. In fondo, in una domenica di giugno, cosa può desiderare di più un papà? Il vuoto pneumatico, il nulla assoluto, il riposo del guerriero. È o non è un uomo? Quello vero, non quello che si fa la barba con il rasoio elettrico sotto la doccia ed è pronto per andare a correre. Ma quando mai. Uomo triste, quello. L'uomo felice, il papà felice, in una domenica di giugno, guarda solo il suo divano ed è pronto a santificarlo. Con un piccoletto che inizia a correre da tutte le parti, e che cerca sempre e comunque di attirare la tua attenzione, non è proprio la cosa più semplice da realizzare. E se ti sei dimenticato il latte, la mamma, che pure ti ha detto che sei perfetto così e sei il papà migliore del mondo, ti spedisce comunque al supermercato. Ma quello posso ancora farlo: per evitare il senso di colpa nei confronti della creatura affamata e perché la pizza senza acciughe proprio non esiste. La mamma ha impastato, papà si prepara a farcire. La birra è già nel frigo e stasera c'è pure gara 5, e noi tiferemo Miami contro San Antonio. A casa, sul divano, belli belli. Happy Father's Day.

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