25 dicembre 2012

DIARIO MINIMO DA MIAMI - 13 - Last minute

"Regali dell'ultimo minuto, eh?". Sorrido alla vecchia signora che si è fermata a farmi la domanda e poi ha ripreso a tirare dritto per la corsia. Bingo, Madame. A quanto pare non sono l'unico che si è ridotto a dover cercare un regalo alle dieci di sera della vigilia di Natale.

Nella terra del consumismo (che, piaccia o no, dimostra d'essere forse l'unico sistema capace di creare posti di lavoro, dai più qualificati ai più umili, chiusa la parentesi pippa), nel pomeriggio la quasi totalità dei mall, i grandi centri commerciali, era chiusa come da tradizione. Ed erano chiusi anche molti supermercati. Per questo ragione, a due ore dalla mezzanotte, le farmacie sono affollate più del solito, e nella mia ci sono bene quattro casse aperte, con le commesse che sembrano serene per davvero: qualcuna decide pure d'indossare un berretto rosso, evidentemente non richiesto dalla Direzione. Cioccolato, bibite, cd, riviste giocattoli, o una macchina per il caffè o un cacciavite. Se ti viene in mente qualcosa, basta cercare se c'è.
Nonostante quello che i rappresentanti più ignoranti dei farmacisti italiani fingono di non sapere, nelle farmacie americane, che sono drugstore sempre aperti 24 ore su 24 e dove puoi trovare un po' di tutto, lavorano dei veri farmacisti, laureati all'Università come i nostri. Ma qui, se cerchi un rimedio per la cena troppo pesante o delle pastiglie per il mal di testa, non ti rivolgi a un laureato: semplicemente, le prendi dallo scaffale senza dover chiedere a qualcuno di passartele, ché tanto in Italia non s'è mai visto un farmacista domandarti perché vuoi le pastiglie per il mal di testa o negarti l'effervescente per la digestione. Se invece hai bisogno d'una medicina che t'ha prescritto il tuo medico generico o uno specialista, ti sposti in un settore separato, con tanto di bancone e farmacista, dove mentre attendi il tuo turno puoi stare tranquillamente seduto.
Prima di passare alla cassa, con 39 dollari puoi anche comprarti una piccola valigia. Fuori t'aspetta la slitta.



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