03 aprile 2008

Meriggiare pallido e assorto

L'irresistibile piacere d'origliare le madame...

"Certo, in via XX Settembre il marocchino lo fanno meno acquoso, néh? Forse perché questi ragazzi son nuovi.
Se ascoltavo mio papà, lui era ufficiale... sposarsi con una guerra in mezzo, io avevo 20 anni lui 22...
E' sempre sola? Io non me la ricorda 'sta signora sì. O è morto o è in qualche ospedale?
Se io volessi farmi cremare a Cavoretto, poi mi porterebbero al cimitero generale, ché lì c'è la musica e tutto il resto. Se devono aprire la cassa, tirar fuori la salma e poi andare sulla graticola!
Che pullman prendi per tornare a casa? Il 58?".
Una ventata d'aria fresca per le mie orecchie.
Il Caffè di Roma non tradisce.

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1 commento:

  1. Io una volta mi sono ritrovato attorno a mezzogiorno d'estate a Roma vicino al Muro Torto, arroventato dalla calura. ho composto questi versi:

    meriggiare pallido e assorto, presso un rovente Muro Torto

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