05 marzo 2007

Gol!


Non eravamo particolarmente alla moda ma rumorosi e numerosi.
Quasi tutti ragazzi e ragazze di Gravere o dei dintorni di Susa, a parte il sottoscritto e un altro paio di torinesi.
Arrivavamo in paese nel pomeriggio, quando le piste da sci iniziavano a svuotarsi. Piste che un minimo conoscevo anch'io, che' da bambino ho iniziato a sciare lì, sul Triplex.
A Sauze d'Oulx (o nella più comoda denominazione mussoliniana di Salice d'Ulzio) ci andavamo anche il sabato sera, con le macchine dei primi patentati maggiorenni, per ballare al New Life; la la domenica la nostra meta era una sola: la sala giochi.
Entravamo e decisi puntavamo il calcio balilla, invariabilmente occupato da qualcuno. Mano al portamonete e uno di noi appoggiava 500 lire sopra la porta, per sfidare nella partita successiva la coppia vincente.
Bastavano poche monete per stare a giocare fino a tardi.
A Gravere avevamo una palestra micidiale: il calciobalilla da bar (!) regalatomi da mio zio. Se riuscivi a batterlo, beh, eri pronto per ogni sfida.
E' morto da quasi un mese, così è scritto sui giornali spagnoli in rete, ma la notizia in Italia è stata divulgata solo ieri.
Addio ad Alejandro Finisterre, inventore del calciobalilla.

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